Con il Decreto Sostegni bis arriva anche il condono fiscale, il quale consente di cancellare i debiti esattoriali iscritti a ruolo nel periodo temporale tra il 2000 e sino all’anno 2010.
Per la cancellazione delle cartelle esattoriali IMU, TARI, bollo auto e così via oltre a identificare la data di competenze dei vecchi debiti, l’amministrazione finanziaria dovrà stabilire nel decreto Fiscale la voce riferita ai “singoli carichi” affidati all’ex Equitalia sino alla soglia massima di 5.000 euro. Nel caso in cui una cartella di pagamento contiene più debiti viene preso come elemento cardine la singola partita. Né, consegue, che se alla data dell’ufficialità del decreto Sostegni avvenuta in data 23 marzo 2021 tali partite non superano il valore massimo di 5.000 euro vengono cancellate in forma automatica. Ovviamente, il contribuente deve rientrare nel limite reddituale previsto dal decreto.
Chi rientra nello stralcio dei debiti esattoriali?
Lo stralcio dei debiti esattoriali iscritti a ruolo investe una vasta platea di contribuenti, non è previsto per tutti. Possono accedere al beneficio i contribuenti che nell’anno d’imposta riferito al 2019 hanno prodotto un reddito imponibile il cui valore non risulti essere maggiore di 30.000 euro. Le partite IVA che nell’anno d’imposta in corso a 31 dicembre 2019, hanno prodotto un reddito imponibile di non oltre 30.000 euro.