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Prestito alla banca: ecco come fare

Le banche e gli intermediari finanziari  sono gli unici soggetti in grado di concedere ed erogare prestiti, anche detti crediti al consumo. Le tipologie principali sono:

  • la carta di credito: essa è collegata a un conto corrente d’appoggio e permette all’utente di effettuare spese e acquisti nonché di prelevare denaro contante entro i massimali previsti dal contratto con la banca;
  • il prestito finalizzato è una forma di finanziamento concessa da un Istituto di credito o da una società di credito, che si ottiene direttamente presso i punti vendita di beni e/o servizi e risulta strettamente legata all’acquisto che si effettua;
  • il prestito personale è la forma di finanziamento che prevede il prestito di una somma prefissata, ad un tasso di interesse in genere fisso, rimborsabile mediante delle rati costanti. Ha il vantaggio di essere un prestito non finalizzato, per cui la sua erogazione non è subordinata all’acquisto di un bene o servizio specifico;
  • la cessione del quinto è un tipo di finanziamento che prevede il pagamento del debito attraverso delle trattenute sulla busta paga o sulla pensione, fino ad un massimo di un quinto dell’emolumento stesso al netto delle trattenute.

I requisiti per ottenere un finanziamento dipendono dalla tipologia di prestito richiesto, ma generalmente i minimi sono:

  • un’età compresa tra i 18 e 70 anni
  • un reddito dimostrabile;
  • la residenza nel territorio italiano;
  • la titolarità di un conto corrente bancario.

Per sapere qual è il prestito più conveniente è necessario fare una valutazione complessiva delle condizioni economiche previste ed è opportuno considerare due elementi:

  1. il Tasso Annuale Nominale (Tan): il tasso di interesse, espresso in percentuale e su base annua, applicato al capitale finanziato. Definisce la quota interesse che, insieme alla quota capitale mensile, andrà a determinare la rata di rimborso;
  2. il Tasso Annuale Effettivo Globale (Taeg): rappresenta la misura espressa in percentuale e su base annua  del costo complessivo del finanziamento.

Una volta ottenuto un prestito è importante che il rimborso delle rate avvenga in maniera puntuale. Infatti, se ciò non avviene l’istituto di credito è autorizzato a terminare il contratto unilateralmente, mentre il cliente è tenuto al pagamento di tutte le spese bancarie, nonché altri oneri, in aggiunta ad un’eventuale penale. Inoltre, il cliente che non paga le rate rischia di essere segnalato come cattivo pagatore.

Il consumatore ha diritto di recesso entro 14 giorni dalla stipula del contratto, senza doverne precisare la motivazione, tramite invio di una raccomandata a/r all’istituto finanziatore. Nel caso in cui il prestito sia già stato erogato, il cliente avrà 30 giorni di tempo per poter restituire il capitale e gli interessi maturati.

Per qualsiasi informazione i nostri esperti sono a vostra completa disposizione.

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